L’Europa vive un momento di cambiamento epocale. Sono mutati, nel tempo, ruolo, funzionamento e percezione. Ciò che fino a ieri rappresentava speranza. trasmette paura. Ciò che incuteva paura, oggi è visto come una speranza.

 

Oggi il futuro dell’Europa ha fascino, sorpresa, sfida e pericoli e tocca ai cittadini europei saperlo affrontare e determinareOggi la mobilità e le libertà di movimento di persone, merci, tecnologie e competenze rappresentano il meglio delle conquiste generate dall’Europa. Basti pensare ai programmi UE per studenti, lavoratori, ricercatori, agli scambi, alla libera circolazione di merci e persone e alla stessa moneta unica, iniziative che hanno realizzato una dimensione nuova su scala globale, con la definizione di libertà positive.Le stagioni del passato ponevano con forza il tema di declinare la libertà “da qualcosa…”: dai totalitarismi, dai vincoli, dai divieti, dai blocchi ideologici, dalle coercizioni.

 

Europa e nuovo secolo ci permettono di affrontare in positivo gli effetti della “libertà per…”: per vivere meglio, per conoscere maggiormente, per consumare consapevolmente, per conseguire sviluppo, per investire sulla centralità delle persone. Uno studente che si sposta da Roma a Dublino è un’opportunità di arricchimento, non una minaccia. Un carico di alimenti che dall’Andalusia viene venduto nelle Antille Olandesi è un’occasione di sviluppo, non un impoverimento. Una tecnologia sviluppata digitalmente tra Bucarest e Parigi è una speranza di rendere la vita migliore, non una cessione di sovranità. Una lezione tenuta a Maastricht e seguita in real time da Riga a Lisbona è un valore aggiunto, non una cancellazione delle identità.

 

Erasmo vuole sostenere la natura comunitaria e condivisa dell’Europa come luogo della libera mobilità e dell’innovazione. Del futuro, per singoli e organizzazioni, cercandone nel passato la radici, richiamando nel nome dell’Associazione uno dei più grandi umanisti di sempre, Erasmo da Rotterdam, impegnato contro dogmatismo ed intolleranza, e che tra ‘400 e ‘500 ha viaggiato in tutta Europa per affermare, attraverso denominatori culturali comuni, il sogno di unità del Continente.

 

Per questi motivi chiediamo a tutti di partecipare, aderire, contribuire, determinare un orizzonte che includa tutto ciò, per tutelare la libertà più importante che la costruzione europea ci ha dato: uno spazio libero da vivere.